Qualche giorno fa parlavo della facilità con la quale persone sconosciute o quasi mi hanno rivolto domande incalzanti per esaminare – nel senso di metter sotto esame – la mia coerenza rispetto ai principi dichiarati come vegana e animalista (che poi…a che titolo lo sanno solo loro!)
Ebbene, non so quante volte mi è stato chiesto “ma le zanzare le uccidi?”.
SILENZIO
Nella mia testa resto senza parole difronte a cotanta stoltezza! Non parlo di chi vuol fare una battuta, ma di chi incalza e pone domande su domande mostrando un finto interesse per argomentare la questione…
Posto che se io non mi ergo a giudice degli altri – malgrado la maggior parte delle persone che mi circondano si cibino di animali e volendo avrei da dire parecchio su questo comportamento, ma ho deciso di pensare al mio, di scegliere per me e “seminare” quando mi si presenta l’occasione di contribuire ad un cambiamento – … quindi dicevo, posto che se io non mi ergo a giudice degli altri, non vedo perché gli altri debbano necessariamente venire a controllare cosa faccio io… ma a parte questo, poniamo sia solo pour parler * … ma che senso ha dire “ma se uccidi le zanzare…che vegana sei?”?! Sinceramente se posso evito di arrecare fastidio o danno al prossimo (se c’è un vialetto evitiamo di calpestare erba e fiorellini, non ce ne è bisogno! Se siamo in treno non parliamo a voce alta al cellulare. Se vogliamo osservare gli animali preferiamo un bel documentario ad una visita allo zoo…), ma non riesco a dare il medesimo valore al diritto ad una vita dignitosa di un animale tenuto in un circo o allevato per essere mangiato, a quello di una fastidiosa zanzara! Ognuno ha i suoi limiti!!!
* ma… a proposito di questo “pour parler”
pensateci un attimo
per una persona che ha impostato la propria vita e le proprie scelte su principi forti, così “condizionanti” – ma non penalizzanti, attenzione! – il “pour parler” su certi argomenti non esiste! No non esiste, è chiaro! Perché se io ho scelto di non indossare più scarpe di pelle e di non comprare più accessori che potessero contenere parti che prima appartenevano agli animali, se ho scelto di non cibarmi più di loro, e non potrei assolutamente fare altrimenti, è ovvio che tutto ciò vi gira intorno per me è un argomento importante. Ed equivale ad una ingiustizia, a violenza gratuita, a prevaricazione, dolore, sofferenza, morte. E non posso parlarne con leggerezza. E se mi si stuzzica per il solo gusto di vedere dove arrivo be’… me ne accorgo e mordo!!
Parlare per comprendere, per confrontarsi è un conto. Pensare che possa essere un tema qualunque, un punto debole, un’occasione per sminuire, per non dare valore a qualcosa che di valore ne ha tanto (si parla della vita e del benessere degli animali) … anche no!
E sebbene possa sembrare che “abbia alzato la voce” in realtà vorrei solo chiedere una riflessione in tal senso 😊